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In classe abbiamo conosciuto l’olivo: la sua storia, le sue caratteristiche, l’importanza dei suoi frutti. Per renderci conto se le informazioni che abbiamo ricevuto erano giuste, niente di meglio che controllare dal vero!! Vediamo come si raccolgono le olive... si staccano le olive dai rami “strusciandoli” con le mani
Una volta raccolte, le olive sono state portate al frantoio, e messe insieme a quelle che avevamo portato noi (5 Kg ciascuno). Le abbiamo messe nella tramoggia, che è una specie di vasca di metallo... poi sono state aspirate in un tubo che le ha portate nel defogliatore , poi nel frangitore a martelletti. I martelletti servono a schiacciare bene le olive e i noccioli, in modo da trasformarli in una poltiglia…. La pasta di olive così ottenuta viene trasportata in un altro contenitore dove viene impastata a lungo, per fare affiorare la parte grassa, cioè l’olio….. infine questo “impasto” formato dalla polpa, dalle bucce e dai noccioli delle olive viene inviato nell’estrattore, che separa l’olio dalla parte acquosa, dalle bucce e dai noccioli… l’olio rimane nel frantoio e viene fatto uscire da un rubinetto per metterlo nei contenitori.. ECCO L’OLIO!! I prodotti che non servono ,cioè i rifiuti, vengono espulsi attraverso dei tubi all’esterno del frantoio e di dividono in :
Il peso totale delle olive era di 155 Kg, quindi abbiamo portato a scuola circa 32 kg di olio. La nostra esperienza è continuata in classe con l’imbottigliamento dell’olio e la preparazione dell’etichetta. Ogni bambino ha portato a casa una bottiglia di olio buonissimo. Sono rimasti a scuola circa 10 litri di olio con il quale chi vuole può fare colazione a ricreazione. Come fare? Invece di portare pizze o merendine, basta attrezzarsi con una bella fetta di pane, magari abbrustolito…. Tutte le notizie, più approfondite, su questo progetto, si potranno trovare su un ipertesto in cui sarà il contributo di tutti gli alunni delle seconde,in fase di realizzazione e che sarà pronto per gennaio… |