Il testo infinito (iper-) che scriverò, testo inutile, sarà intitolato: IL DOLORE DELLA MENTE. Esso conterrà molti link. La difficoltà di percorrere in una sola volta tutte le strade del labirinto suggerisce di ‘aprire’ comunque le stanze, lasciandole temporaneamente vuote. Non “lavori in corso”, dunque: pagine bianche, che attendono la scrittura. La rete semantica che ne risulterà, labirinto dalle molte entrate e dalle molte uscite, non avrà mai una ‘versione’ definitiva: subirà continui aggiornamenti, proliferando su se stessa, come la geometria dei frattali. Non entropia dello spazio semantico, ma grafo dell’esperienza.